L'ARENA
Mercoledì 14 Gennaio 2015 |
GARDA-BALDO
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COSTERMANO. Oggi al Club San Vigilio Garda Ebola, volontario di Save the Children lo racconta ai Lions Davide Coltri ha aiutato i bimbi che vivono nella Sierra Leone |
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Un appuntamento importante per
il Lions club San Vigilio Garda Orientale, presieduto da Alfredo Opri:
stasera il caprinese Davide Coltri, operatore umanitario rientrato a dicembre
dalla Sierra Leone, parlerà dell'epidemia dell'ebola in Africa
Occidentale. L'incontro si terrà alle 20, al Ristorante Tre Camini di Costermano. Il Lions Club invita i 28 soci a partecipare alla serata a scopo benefico. «Coltri», spiega Opri, «è operatore di Save the children e in Sierra Leone si è occupato di progetti educativi per bambini. E' per noi molto bello e significativo poter ospitare questo giovane volontario, figlio di un nostro socio, che ha definito il suo lavoro una scelta etica e di vita, una soddisfazione che il denaro non può ripagare». «Credo che queste parole abbiamo molto valore, purchè possano incentivare tutti noi a darci da fare, non con obiettivi economici ma per aiutare gli altri. Non tutti possiamo lavorare a un progetto umanitario, ma tutti possiamo fare qualcosa per l'umanità, per chi ha bisogno. E in questo momento di profonda crisi economica non è difficile rendersene conto», dice Opri. «In ogni caso, potremo colloquiare con Davide, raccogliere la sua testimonianza di prima mano sull'ebola. Sarà un modo per avvicinarsi a questo mondo lontano: saranno proiettate anche diapositive. Il nostro piccolo servizio», aggiunge sempre Opri, «sarà raccogliere offerte libere da devolvere a Save The Children, tramite il volontario Coltri». Davide Coltri, 33 anni, dice: «Sono rimasto un mese e mezzo in Sierra Leone, dove l'ebola ha un fortissimo impatto su una società che, già prima dello scatenarsi di questa epidemia, viveva in grande difficoltà anche a seguito di una lunga guerra civile terminata nel 1999. Purtroppo, i casi di ebola lì sono ancora in crescita, ma la speranza è che, grazie alla collaborazione tra governo locale e organizzazioni umanitarie internazionali, questa malattia sia sconfitta al più presto. Ringrazio il Lions club per l'invito che spero serva a sensibilizzare al problema. Dal canto mio», chiude, «dopo questa esperienza, continuerò a lavorare per Save the children in Sudan, una nazione che vive in questo momento un'emergenza umanitaria di cui raramente si parla a causa di guerriglie, carestie che non risparmiano nessuno, tanto meno i bambini».B.B. |