sabato-domenica 22-23 settembre 2007

gita a TORINO

 
 

La gita raccontata da

ADRIANA BAZZANELLA


Gli entusiasti partecipanti:

Alida Barbazeni con la Chicca
Andrea Armellini con Miriam
Beniamino Zermini con Donatella e la zia Angiola
Carla De Beni
Fabio Coltri con Fabrizia
Gianni Pretti con Grazia
Giglia Ferrari
Millo Martini con Antonella
Roberto Arena con Roberta
Umberto Cingottini con Maria Teresa

… e naturalmente … Giuliano Bazzanella con Adriana

Sabato 22 settembre ore 8.30: partenza da Affi, tutti puntuali, svegli e ben disposti. C'è un bel sole e le previsioni sono promettenti per tutto il week-end.

Alle 12 già in albergo, depositati i bagagli e in marcia verso la Mole Antonelliana come da programma. Un breve ristoro in localini nei dintorni e ci si ritrova all'ingresso del Museo del Cinema, con salita in ascensore sulla Mole e vista panoramica della città. Qualcuno si sofferma lungamente nel Museo, altri preferiscono passeggiare sotto i portici di via Po e in piazza Castello, a degustare un gelato, una cioccolata o una bibita. La zona è ricca di negozi, è sabato pomeriggio e le vie sono affollatissime. La sera si cena al ristorante Aldente in via delle Orfane 19 (da dimenticare) in una zona adiacente il famoso mercato di Porta Palazzo (anche detto il Balùn), ristrutturata di recente e frequentata dalla vivace gioventù torinese.

Domenica 23 settembre. Libertà fino alle ore 10. Qualcuno si attarda con la colazione, altri vanno a spasso nei paraggi o direttamente al Museo Egizio. Insieme ci si reca poi in pullman al Museo dell'Antichità in piazza del Duomo per visitare la Mostra 'Afghanistan : i tesori ritrovati' (solo a Torino, unica tappa italiana). Alle 12.15 ci si ritrova in piazza Castello e ci si avvia verso Superga. Il gruppo raggiunge la Basilica con la 'Dentera', caratteristica tranvia inaugurata nel 1884 e recentemente ristrutturata. Visione della città e della Basilica, con breve sosta alla lapide che ricorda il punto dove il 4 maggio 1949 si schiantò l'aereo della squadra del Grande Torino. Il ristorante 'Bel Deüit' , proprio sotto la basilica, ci riceve e ci serve con il 'Bel Garbo' promesso dal nome. Dopo pranzo, comodamente seduti in pullman, si rivedono punti panoramici della città costeggiando il Po dal lato della collina, e si giunge al Lingotto per visitare la Pinacoteca detta lo Scrigno, un piccolo gioiello donato dagli Agnelli alla città. Verso le 22 tutti ad Affi.

Alcuni sorridenti commenti raccolti a caldo sul pullman, rientrando :

Andrea si dice colpito dai larghi viali, i verdi giardini e i felici interventi architettonici che ben si inseriscono in un contesto di sobria ed elegante regalità. La spiccata vocazione internazionale è oltremodo sottolineata dall'importanza dei siti museali presenti nella città, adagiata alla confluenza di due fiumi alle pendici dell'arco alpino su cui troneggia il Monviso, dal quale sgorga il nutrimento della pianura padana. Peccato non aver potuto vedere le Alpi per la leggera foschia presente.
Dal punto di vista gastronomico ha gradito gli antipasti conditi dal deciso forte buon vino, felice preludio di un lauto e sostanzioso nonché ipercalorico pasto.

Miriam ha ammirato particolarmente le due statue che rappresentano il vecchio Po e la giovane Dora (sul retro delle chiese di Piazza San Carlo), e in generale il fiume, il verde e i bei palazzi.
Come gastronomia ha apprezzato soprattutto i dolci.

A Roberto la città è piaciuta moltissimo, primo perché pulita, secondo perché i palazzi e le costruzioni fanno percepire i fasti di un tempo. Il clima mite trovato nelle due giornate e la piacevole compagnia hanno incrementato sensazioni positive. Molto particolari e ben curate sia la mostra sull'Afghanistan che il Museo del Cinema. Meravigliato dalla varietà delle cose che si possono fare e vedere a Torino, intende ritornarci con i bambini in bicicletta… Maestosa la basilica di Superga e estremamente interessante la riqualificazione del Lingotto.
Ottimo il Bel Deüit. Non male anche la cucina del ristorante del sabato sera: peccato per il servizio troppo lento!

Roberta definirebbe Torino la città del respiro. L'aveva sempre immaginata come una città industriale e grigia all'ombra della FIAT, perdendo di vista il suo patrimonio culturale, l'essere stata capitale d'Italia e tutta la sua storia di regalità. Il Po, con i suoi parchi e giardini vissuti, appare come un'oasi di pace e ti lascia l'impressione di una città accogliente e pronta a riceverti.
Un fatto personale: il papà di Roberta era a Torino quando accadde il dramma dell'aereo schiantato a Superga e fu tra i primi soccorritori. La visita alla lapide ricordo l'ha quindi particolarmente commossa ed emozionata.

Beniamino si dichiara colpito soprattutto dal punto di vista architettonico e dalla geometria delle strade. Suggestivo l'ascensore della Mole. Molto interessante la ristrutturazione e riconversione del Lingotto, considerando che si è partiti da una realtà industriale. Molto scenografico il Palazzo Reale. Graditi i peperoni con le acciughe.

Millo ha apprezzato la Mole Antonelliana, i monumenti e la parte del Po dove si estende il parco del Valentino in cui si è potuto notare un aspetto della vita cittadina. Come gastronomia, gli sono piaciuti soprattutto lo sformato di cardi, gli agnolotti con il sugo d'arrosto e il Bunet. Troppo dolce la cioccolata del caffè Fiorio.

Gianni ha trovato molto interessante tutto l'impianto urbanistico della città (da bravo geometra). Bella la Piazza San Carlo e affascinante il Museo Egizio. Notevole il Palazzo Carignano con i suoi mattoncini. Grandemente apprezzata la Mostra sull'Afghanistan, come pure la Pinacoteca Agnelli.
Gastronomia gradita: i 'tajarin' e i 'rubatà'.

A Grazia sono piaciuti i palazzi imponenti, anche se non tutti perfettamente sistemati, dai quali si deduce che la città è stata capitale, le strade larghe e il polmone verde dei parchi e dei viali alberati.
La cucina le è sembrata un po' pesante.

Alida è rimasta piacevolmente sorpresa perché ricordava una città grigia e sporca per averla visitata in passato, e l'ha ritrovata pulita e luminosa.

Anche Fabrizia aveva già avuto occasione di visitare il Museo Egizio e la città, che aveva trovato opprimente. Questa volta invece l'ha apprezzata diversamente. Si nota che è stata capitale d'Italia, il fiume l'avvantaggia enormemente, come pure le colline, i verdi parchi, le piazze ampie, le montagne vicine. La gita si può dire ben riuscita, con il numero giusto di partecipanti. La libertà nel muoversi (non intruppati ma con appuntamenti precisi) è stata gradita. Valide le scelte di quanto abbiamo visto, dal Museo del Cinema a Superga e al Lingotto. Poco interessata a piatti tipici e ristoranti, avrebbe preferito girare di più per la città, anche la sera.

Giglia: ottimo il viaggio, buona compagnia in giusto numero, buono l'albergo, molta cortesia e prima colazione di buona fattura. Felice di essere venuta e di aver ritrovato la città, vista tantissimi anni fa, più pulita e luminosa. Interessante la Mole Antonelliana con il museo del cinema. Bellissimo il Museo Egizio, dove sarebbe volentieri rimasta più tempo per approfondire: comunque perfetta la visita con le cuffie. E una pur breve visita alla Mostra sull'Afghanistan valeva la pena. Spiaciuta di non aver potuto visitare la mostra di Pitture Sabaude a Palazzo Reale.
Il cibo in generale non è tra le sue passioni, e ha trovato pesante la fonduta tartufata.

Carla era venuta alla gita prevenuta perché aveva visto una parte di Torino molto decadente.
Si percepisce che è stata una città importante, con le sue le piazze enormi e le vie squadrate. L'ha vista anche pulita, meglio di quanto si aspettasse, anche se alcune facciate di palazzi potrebbero essere ancor più ripulite. Il traffico le è sembrato caotico, mentre pensava che fosse una città lenta.
Ha notato che le macchine usano il clacson come succede al Sud e le è sembrato un po' strano. Molto apprezzati i gioielli della mostra sull'Afghanistan. Belli i ponti sul Po ingentiliti dai fiori e tutto il Lungo Po.
La gastronomia è risultata la parte meno interessante, anche se il ristorante di Superga decisamente migliore di quello del sabato sera.

Cristina ha rispolverato i ricordi della sua infanzia perché era stata a Torino in gita scolastica per visitare il solito Museo Egizio e il Lingotto in funzione, quando era ancora la fabbrica FIAT, che naturalmente ha suscitato in lei grande stupore per la trasformazione del luogo. La città però non l'aveva praticamente mai vista e le è piaciuta particolarmente. Peccato non aver avuto più tempo per visitare più cose, comunque il tempo a disposizione è stato occupato egregiamente. Buona l'idea di iniziare l'anno lionistico con una gita che è sempre un momento di aggregazione tra le persone. Pronta per un'altra gita. Molto gradita la libertà di muoversi. Complimenti agli organizzatori.

Maria Teresa conosceva già la città e l'ha trovata più pulita. Belle le grandi piazze e l'utilizzo dei portici dove si può passeggiare senza ombrello. Particolarmente piacevoli il salotto di Piazza San Carlo e il verde lungo le rive del Po. Buona l'organizzazione che ha privilegiato il lato culturale. Positivo iniziare l'anno lionistico con una gita.

Altri commenti raccolti qua e là:

Molto divertente la salita per Superga in cremagliera. Il sottobosco di Superga in quel tratto però appariva trascurato e degradato. Peccato non aver potuto visitare le Tombe Sabaude e la Cappella del Voto. Tutta la città molto bella, con le sue ampie piazze, i palazzi signorili, l'impronta barocca alleggerita dallo stile Liberty, i viali alberati e la grandi vie con i portici protettivi dove si può immaginare la passeggiata invernale anche con la pioggia e con la neve. Piacevole osservare nei parchi lungo il Po gente che balla e bambini che giocano. Interessantissima la nuova struttura del Lingotto. Città da rivedere. Apprezzati i dolci e i primi piatti. Bravo l'autista del pullman…

In sintesi :

La gita è riuscita bene, tutti si sono divertiti e ognuno ha trovato qualche spunto di interesse particolare. Quindi arrivederci alla prossima gita, naturalmente in altro luogo e organizzata da qualche altro volontario …


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